C’è bisogno di promozione, c’è bisogno di combattere l’imperante stupidità. Ma un soggetto ci insegnano le tattiche di guerra, si combatte scendendo al suo livello. Inutile parlare latino per discutere con una persona che parla solo uno stretto dialetto. Bisognerà imparare il suo dialetto per poter dialogare con lei, soprattutto se ha la mente chiusa e ottusa da non voler venirti incontro e imparare un po’ di latino. Per esempio.
Di stupidità nel mondo ce ne è davvero tanta e ormai tracima dai social e si espande dalla base della piramide sociale, fino in cima. Questo è un grosso problema: una mandria di stupidi comandata da una marea di altrettanti pari, è una miscela esplosiva. Più della benzina al “2”. Ma non tutti sono stupidi per fortuna. Ho incontrato anche persone gentili, che usano il cervello, che rispettano persone e natura. Insomma belle persone. Ciò non vuol dire pensarla in maniera uguale, ciò significa portare rispetto per tutto e tutti.
Questa serie di scatti, apparentemente tendenti alla stupidità senza posa, vogliono raccontarci di come ho deciso di scherzare su me stesso, dei capelli scarruffati, della barba incolta, dei vestiti non puliti perché stavo lavorando e tanto altro. La stupidità spesso va di pari passo con la vergogna. Ed io di vergogna ne ho sofferto sempre talmente tanto. Oggi no, mettermi in gioco è anche un modo terapeutico per dire fanculo alla vergogna e all’anoressia. Anzi, avendo anche quella mentale, adesso mi sento spaesato ad aver ripreso 35 kg. Dunque non ho paura adesso a confrontarli con i ministeri della cultura (anzi, grazie a quelli italiani e francesi per avermi concesso materiale per il mio prossimo libro). Con i ministeri del turismo, con galleristi, direttori di musei (anzi, quasi mi sciolgo sulla sedia quando in un incontro privato la direttrice Vail del Guggenheim, sapeva su cosa stavo lavorando).
Non ho paura di confrontarmi col mondo in generale, anche se so che troverò molta stupidità da dover mandare a quel paese. Io vi aspetto, con questo cartellone in mano il 6 maggio a Larciano alla Galleria CUM VENIO per la mia retrospettiva che fa da anello tra l’antologica tenutasi presso Fabiani Arte lo scorso anno a Montecatini e l’antologica che si terrà il prossimo anno a Vercelli presso la Casa Museo di Mario Carrara di Meeting Art. Vi aspetterò a Larciano insieme al curatore Andrea Mattiello, l’allestitrice Sofia Ancillotti, la brand ambassador Elena e brand stilist Riccardo (non chiedetemi cosa voglia dire) e suoneranno i Sequoia Band!.
E siccome questo è un post serio alla fine, vi ricordo che la retrospettiva proporrà 25 anni di dipinti e stoffe dei vari anni e ci saranno i famosi bomboloni a piramide…