Il “Trattato di demonologia, Summa verborum, numeri, temporis et spatii” (o Tractatus de Demonologia o Essay on Demonology, Summa verborum, numeri, temporis et spatii)[1], è un Trattato Grimorio di Demonologia, scritto nell’arco dell’anno 2023, dall’artista esoterista Filippo Biagioli.
Trattato di Demonologia, Summa verborum, numeri, temporis e spatii. | |
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Altri titoli | Tractatus de Demonologia / Essay on Demonology, Summa verborum, numeri, temporis e spatii. |
Autore | Filippo Biagioli |
1ª ed. originale | 2024 |
Genere | Saggio / Manuale |
Sottogenere | Esoterismo |
Lingua originale | Italiano, Inglese, Latino, Ebraico, Armeno. |
Incipit
L’opera è stata concepita come un insieme di volumi (Edizioni)[2] realizzati a mano negli ultimi mesi del 2023 e collegati tra loro da una serie di disegni originali di Demoni, numerati e in ordine alfabetico. Le Edizioni sono state distribuite nelle biblioteche di varie parti del mondo. Quest’ultima è una scelta dell’autore capace di esaudire due suoi desideri: collocare l’opera in luoghi dove possa essere custodita e renderla accessibile alla maggior parte delle persone. Ogni libro si compone di un corpo interno uguale per tutti, scritto in lingua italiana e in lingua inglese. I testi sono corredati da immagini di opere riferite alla demonologia e a disegni dello stesso artista. In tutto si contano 24 copie dedicate agli spazi che ospitano le Edizioni. Esse differiscono tra di loro, per il disegno originale interno e per la copertina esterna (realizzata in oro e colori acrilici su tela cartonata). Sebbene a un primo sguardo le copertine sembrerebbero essere tutte uguali, esse differiscono l’una dall’altra per piccoli particolari. Così come il cabochon inserito sul fronte di ogni libro[3]. Diversi, sono anche i modi di scrivere i nomi dei Demoni nelle tavole originali (si veda tabella Edizioni in fondo pagina).
Contenuto
L’opera è divisa in due parti: la prima parte teorica, la seconda pratica.
Parte teorica[4]
Il concetto su cui si basa tutto il Trattato, è che ogni essere, demone, uomo, natura, è parte del Creato e quindi è riconducibile alla Gloria di Dio. Si legge a inizio testo:
“I Sigilli di Allah (il Misericordioso), di Dio, del Signore ebraico, sono inseriti in un contesto di protezione verso il lettore e l’operatore. E per ricordare che tutto il Creato è Gloria di Dio.“
Da questo punto in poi, il librio affronta la demonologia in senso generale, per poi addentrarsi sempre più in argomenti specifici. Tutto ciò raccontato tramite la presentazione di scritti già esistenti, arricchiti dai personali studi dell’autore.
Il primo capitolo “Il Martello dello Spirito“, tramite un’espressione di Apuleio da Madaura, ci racconta quali sono i canali con cui possiamo interagire col Santo Creato e si conclude con un’appendice grafico testuale chiamata “L’Albero degli Estremi” che ne esamina gli elementi maggiormente distanti tra di loro.
Il secondo capitolo “Congettura Demoniaca” affronta il problema di cosa è un Demone e cosa è un Demonio. L’autore dà una risoluzione al quesito basandosi, per suo stesso scritto, al vocabolario. Ciò, definite le differenze fra le due qualifiche, ci racconta i cinque piani esistenziali in cui queste (e altre) figure si muovono. Prima di fare questo, troviamo nel testo uno specifico specchietto che spiega il perchè, le tre parole (Numeri, Termporis et Spatii) sono parte del titolo e sono fondamentali per l’indagine demonologica condotta dall’autore stesso.
Il terzo capitolo (Il falso Sè, l’acqua, la palla di piombo) si apre con una coppia di massime. La prima di Amedeo Armentano, tratta dal suo libro di “Massime di scienza iniziatica“.[5] La seconda di Severino Boezio tratta dalla sua opera “Consolatione Philosophiae“. Entrambe vengono utilizzate come fonte di partenza per raccontare il Sè, il Bene e il Male presenti nelle Sacre Scritture.
Segue un capitolo (Demonologia Esoterica Classica) che parte dal prendere in esame i tratti della Gerarchia Infernale redatta da Johann Meyer e altri suoi colleghi nell’anno 1500[6]; fino ad arrivare a approfondire la figura di Lucifero tramite la sua presenza nelle Scritture Bibliche.
“La deriva demonologica” è il quinto capitolo, che apre al concetto dell’importanza di avvicinamento alla pratica demonologica restando puri senza farsi travolgere dall’emozioni. Tale emozioni, dice Filippo Biagioli, possono corrompere l’anima. Così l’autore definisce varie aree della Deriva Demonologica che sono: Divinazione e falsi profeti, Magia e Stregoneria, Vampirismo. Questo capitolo si arricchisce di tre appendici che sono necessarie per la comprensione dell’argomento. Dapprima viene presentato il racconto sui fatti inerenti alla “Latrina di Erfurt“, dopodichè trovano spazio il “Glossario Demoniaco” che traccia le varie tipologie di demoni. Infine, “Demoni di lettura interesse”, racconta ciò che l’autore conosce, su ogni demone.
La parte teorica si conclude con le riflessioni sulla “Demonologia esterna“, di cui fanno parte approfondimenti sulla Ludopatia, l’Alcol e la “Demonologia interna e trasformazione demoniaca esterna[7]“. Tutto ciò concorre a minare l’Anima dell’uomo e renderlo vulnerabile agli attacchi demoniaci. Sono presi in esame anche i sette vizi capitali (ira, avarizia, invidia, superbia, gola, accidia, lussuria) definiti dall’autore:
“…niente di meno che le sette emanazioni del nostro Io interiore, che se non dominate portano alla corruzione dell’Anima“
Sezione operativa
Chiamata dall’autore anche “Manuale operativo” è un insieme di parole, disegni e simboli interpretabili solo da chi ha già una familiarità con le operazioni di Arte Demoniaca[8].
Divisa in tre sottoparti si pone nella prima, lo scopo di dare strumenti per la propria difesa dagli attacchi demoniaci[9], durante le operazioni di evocazione o durante il normale svoglimento della vita (capitolo: Esorcismi, preghiere, confinazioni).
Nella seconda si affrontano le evocazioni (capitolo: Scongiiuri, scongiuri, evocazioni), dove si pone luce anche sulla differenza esoterica tra uno “Scongiuro” con la “S” maiuscola e gli “scongiuri” con la “s” minuscola.
Infine chiude il Trattato, il capitolo sul “Libro degli Spiriti“[10]. Qui l’autore insegna come realizzarlo e usarlo. Soprattutto ci fornisce la sua privata ricetta personale per la realizzazione della “carta rituale“, con cui vengono realizzati molti dei suoi lavori rituali.
Edizioni
N. Edizione | Dedicato al Demone | Scrittura del nome nell’Edizione | Ubicazione |
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1 | Abadon | אבדון | Biblioteca del Museo Centro de Arte Reina Sofia (Madrid) |
2 | Abraxas | ABRAXAS | Biblioteca Accademia di Belle Arti (Firenze) |
3 | Belzebub | בעל זבוב | Venezia |
4 | Botis | BoTIS | Archivio Ufficio Diritti Biblioteca Apostolica Vaticana (Vaticano) |
5 | Behemot | בהמות | Biblioteca Dipartimento Immagini del British Museum (Londra) |
6 | Bune | BUNE | Parigi |
7 | Caariconolaas | CAARICONOLaaS | Collezione Paolo Fabiani (Montecatini Terme) |
8 | Charu | CHaRU | Serravalle Pistoiese |
9 | Decarabia | DECaRABiA | Parigi |
10 | Each Uisge | EaCH UISgE | New York |
11 | Focalor | FOcALOR | Wellington |
12 | Furcas | FURcAS | Nara |
13 | Haborym | HABorYM | Biblioteca Fondazione Torino Musei (Torino) |
14 | Inanna | INaNNA | Biblioteca Museo del Prado (Madrid) |
15 | Leviatano | לויתן | Collezione Filippo Biagioli (Serravalle Pistoiese) |
16 | Lamaštu | LAMAŠTU | Amsterdam |
17 | Malphas | MALPHaS | Biblioteca del National Palace Museum (Taipei) |
18 | Orobas | OROBAS | Biblioteca Tate Gallery (Londra) |
19 | Rahab | רהב | Collezione Cum Venio (Larciano) |
20 | Tammuz | TAmmUZ | Seoul |
21 | Vassago | VASSAGO | Biblioteca Muspac Museo di Arte Sperimentale (L’Aquila) |
22 | Xitragupten | XITRAgUPTEN | Biblioteca Accademia di Brera (Milano)[11] |
23 | Yuki-Onna | YUKI-ONNA | Collezione Federica Belmonte (Montecarlo) |
24 | Ziz | ZIZ | Biblioteca del Gabinetto dei Disegni e delle Stampe degli Uffizi |
Note
- ^ Presentazione “Trattato di demonologia, Summa verborum, numeri, temporis et spatii” di Filippo Biagioli, su informazione.it.
- ^ Trattato di Demonologia, Summa verborum numeri, temporis et spatii di Filippo Biagioli, su genova.reteluna.it.
- ^ Trattato di Demonologia di Filippo Biagioli, su uaumagazine.com.
- ^ Trattato di Demonologia di Filippo Biagioli, su uaumagazine.com.
«Ho scritto “Il Martello dello Spirito“, dove racconto come possiamo interagire col Santo Creato. Poi “Congettura Demoniaca” dove parlo della differenza tra Demone e Demonio. Poi “Numeri, Termporis et Spatii” cercando di approfondire questi tre aspetti. Ho scritto “Il falso Sè, l’acqua, la palla di piombo” e “Demonologia Esoterica Classica”, fino a arrivare a Lucifero. Da questo punto in poi ho cercato di raccontare “La deriva demonologica” è e inserire un “Glossario Demoniaco” che suddivide i Demoni per categorie e “Demoni di lettura interesse”, che racconta i tratti specifici di ognuno. Concludo con “Demonologia esterna.Si lo so, la risposta è un po’ stringata, ma l’argomento non è una scatola chiusa fine a se stessa.» - ^ Massime di Scienza Iniziatica, di Amedeo Armentano – Commenti di Arturo Reghini, su giulianokremmerz.com.
- ^ Dizionario Infernale, Fratelli Melita Editori, ISBN 88-403-6260-6.
- ^ Ulisse Aldrovandi, Monstrorum Historia, Moscabianca Edizioni, ISBN 978-88-319-8229-0.
- ^ AA.VV., Libro Infernale, Gruppo Editoriale Muzzio, ISBN 88-7669-499-4.
- ^ Il Gran Libro Magico, ISBN 88-8031-473-4.
- ^ L’Arte di Comandare gli Spiriti, Harel Edizioni, ISBN 88-8031-475-0.
- ^ Accademia di belle Arti Brera, Milano. Biblioteca d’arte contemporanea “Guido Ballo, su brera.biblioteche.it.
Conferme dei musei.
Come da trasparenza quanto dichiarato pubblicamente in relazione a dove il Trattato è custodito, ho le conferme da parte dei responsabili degli archivi e biblioteche, provenienti dai loro indirizzi istituzionali.