• Sab. Dic 21st, 2024

L’assioma della vecchietta del venerdì.

Filippo Biagioli Stoffa rituale 50x67,5 2015

Due cose bisogna prendere in considerazione. La prima è che i social nello svilupparsi di una discussione diventano delle vere gabbie reali in cui una massa d’imbecilli fa a gara per dimostrare di saperne più dell’altro su un particolare argomento; e il fatto che questo scontrò andrà avanti all’infinito alimentato dalla loro inesauribile frustrazione e mancanza di stima di se stessi. La seconda è che se prendiamo in esame Twitter, il social dove questa battaglia è più evidente, è che gli imbecilli che litigano urlando e facendo a gara a chi è più “disperato” si riducono in realtà a un 500 individui… numero ben lontano da quello della popolazione italiana. Va da sé, che oggettivamente sarebbe normale smettere di scrivere “il popolo italiano…”, ma non ci riescono. Ora, questo a cui possiamo assistere è un bell’evento a cascata, i media più o meno ufficiali, semiufficiali, fatti in casa o totalmente inventati diffondo una miriade di notizie e la gente si ritrova a “voler” crede a quelle che le fanno più piacere. Alla fine è anche quasi regolare, perché il mio cervello dovrebbe farmi credere a cose che non mi piacciono? Fatto sta comunque che se prendiamo in esame la tanto citata guerra Russia – Ucraina, possiamo leggere esperti di armamenti, di tattiche militari, di politica internazionale, di spionaggio, controspionaggio ecc.ecc. tutti sono accumunati da una cosa: il sapere tutto di tutto, anche quello per esempio che sta pensando il presidente Putin o Biden. Sanno tutto di tutto.

No. È impossibile sapere tutto, e in questo caso è impossibile sapere pure quello che accade alla nostra vicina, figuriamoci se è possibile sapere cosa succede realmente in un paese a 10.000 km da noi o cosa si dicono gli attori protagonisti di questa fiera dell’orrore. L’ho raccontato nel video, per l’assioma della vecchietta del venerdì è sempre valido…